RECENSIONI
Antonius Moonen
Snob appeal
Castelvecchi, Pag. 240 Euro 14,00
Sinceramente mi aspettavo di più. Non perché non ci sia un'impressionante carrellata di comportamenti e gusti sessuali più o meno snob, ma proprio perché nell'accumulare la sua dovizie di informazioni il libro si è trasformato in una specie di elenco enciclopedico, a scapito dell'umore graffiante che vi serpeggia e che alla fine risulta annacquato. Senza contare che gran parte delle notizie piccanti o curiose, raccolte dai testi storici e letterari di ogni epoca, si sono già da tempo riversate nel calderone delle conoscenze comuni.
A partire dallo snobismo di Petronio, il viaggio nel mondo dello snob appeal è costellato di acute osservazioni e di precisazioni indispensabili. Per esempio non si deve rischiare di confondere lo snobismo con l'eccentricità, perché il vero snob non ha bisogno di farsi notare. Si distingue per natura. Infatti il lusso più inestimabile è avere una personalità. E il vero snobismo va controcorrente: è una protesta, una rivolta contro l'uniformazione, contro il potere delle masse e del consumo.
Per quanto riguarda le differenze geografiche, l'Autore nota: Gli amanti francesi ricorrono forse di più allo snobismo intellettuale. Mentre gli italiani tendono al "barocco", il che è logico vista la presenza del Papa nel paese.
E per quanto riguarda le differenze fra i sessi, osserva che se l'uomo è più sensibile della donna al sex appeal, la donna è predisposta naturalmente allo snob appeal.
Ci sono poi ovviamente distinzioni di classe sociale. Se Madame Bovary fece tanto scandalo, la ragione è che la protagonista era una donna borghese: per una borghese, questo è il peggiore dei crimini. Anche la Chiesa faceva delle distinzioni di classe, quando si trattava di chiudere un occhio davanti alle licenze dei nobili: L'amore fisico allontanava da Dio, nella misura in cui affaticava le classi subalterne, e quindi nuoceva al lavoro.
Il massimo dello snob è il dandy, che sta allo snob come il caviale sta alle uova di salmone. Lord Brummel e Oscar Wilde fanno scuola. Il dandy è maschio: non esiste un corrispondente femminile del dandy, mentre esiste la donna snob, il cui apice è la femme fatale. Anche in amore il dandy è indolente, indifferente, gode di ogni cosa con aria di sufficienza, con fare annoiato. E' anche profondamente misogino. Perché quando si tratta d'amore, il dandy, proprio come il fratello minore adottato, il playboy, preferisce fare il bell'indifferente.
Il libro abbonda di citazioni, curiosità storiche e perfino consigli pratici. E' completato infine da un 'piccolo abecedario' e un'appendice sulla 'cucina afrodiasiaca', con tanto di ricette.
di Giovanna Repetto
A partire dallo snobismo di Petronio, il viaggio nel mondo dello snob appeal è costellato di acute osservazioni e di precisazioni indispensabili. Per esempio non si deve rischiare di confondere lo snobismo con l'eccentricità, perché il vero snob non ha bisogno di farsi notare. Si distingue per natura. Infatti il lusso più inestimabile è avere una personalità. E il vero snobismo va controcorrente: è una protesta, una rivolta contro l'uniformazione, contro il potere delle masse e del consumo.
Per quanto riguarda le differenze geografiche, l'Autore nota: Gli amanti francesi ricorrono forse di più allo snobismo intellettuale. Mentre gli italiani tendono al "barocco", il che è logico vista la presenza del Papa nel paese.
E per quanto riguarda le differenze fra i sessi, osserva che se l'uomo è più sensibile della donna al sex appeal, la donna è predisposta naturalmente allo snob appeal.
Ci sono poi ovviamente distinzioni di classe sociale. Se Madame Bovary fece tanto scandalo, la ragione è che la protagonista era una donna borghese: per una borghese, questo è il peggiore dei crimini. Anche la Chiesa faceva delle distinzioni di classe, quando si trattava di chiudere un occhio davanti alle licenze dei nobili: L'amore fisico allontanava da Dio, nella misura in cui affaticava le classi subalterne, e quindi nuoceva al lavoro.
Il massimo dello snob è il dandy, che sta allo snob come il caviale sta alle uova di salmone. Lord Brummel e Oscar Wilde fanno scuola. Il dandy è maschio: non esiste un corrispondente femminile del dandy, mentre esiste la donna snob, il cui apice è la femme fatale. Anche in amore il dandy è indolente, indifferente, gode di ogni cosa con aria di sufficienza, con fare annoiato. E' anche profondamente misogino. Perché quando si tratta d'amore, il dandy, proprio come il fratello minore adottato, il playboy, preferisce fare il bell'indifferente.
Il libro abbonda di citazioni, curiosità storiche e perfino consigli pratici. E' completato infine da un 'piccolo abecedario' e un'appendice sulla 'cucina afrodiasiaca', con tanto di ricette.
di Giovanna Repetto
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