'Vulcanology' era un brano degli anni '60 dal sapore vagamente esotico con schitarrate surf; ora potrebbe fare da colonna sonora al terremoto emiliano, come un filo che collega le caldere delle Salse di Nirago nel modenese, alle faglie che si sono aperte lungo le falde dei torrenti sotterrati tra Bologna e il ferrarese. La natura si è ribellata, ha ripreso il suo corso deviato dal modo di costruire e di governare degli umani, di quegli individui che non hanno rispetto degli altri e a volte, la fanno da padroni e fanno le fabbriche nei capannoni che crollano e uccidono i soliti lavoratori ricattati. Ci vorrebbe la marcia funebre ma da queste frequenze, dalla libera radio di Pee Dee, sgorgano voci e note di rivolta bella e buona, a mani nude! Non lasciamoci così! Non dimentichiamo! Non farnetichiamo! Agiamo in sintonia con Lei, Gea, Madre Terra e Natura, unica santo graal capace di ridare ogni sentimento di ripresa e di studio anche di quei maya, che di scienza s'intendevano e non di profezie.

Chi ha scavato nelle viscere del Pianeta e ha estratto ciò che s'era formato in milioni di anni, va fermato. Le tecnologie, i mezzi di produzione devono essere a disposizione di persone oneste e deve finire l'uso del denaro perché l'oro non è prezioso; è semplicemente oro. Chi ha avuto funzione di arconte, di master, di padrone e artefice di corruzione, va messo a lavorare e per noi, gente della rivolta, possono bastare due ore di lavoro al giorno in quanto è ancora valido il concetto di lavorare tutti, lavorare meno. Ricordate il brano 'I don't understand why'? Ve lo servo su un piatto qualsiasi dove ha mangiato l'ultimo operaio ucciso, ma non mettete la testa nella sabbia o nel fango che si sprigiona dai geyser di San Carlo. Guardate oltre l'eclissi dei vostri nasi e non fatevi buggerare dal mito delle ricchezze facili con le imprese e con gli investimenti che passano contraendo dei debiti con le banche. E qui vi volevo: la Grecia muore di una morte sostenuta dal meccanismo finanziario astratto, gestito da lobbies che ordinano a uno Stato, ovvero al popolo, di non svolgere referendum e plebisciti per scegliere! La bancarola d'Europa impedisce, la bancarola vieta, la bancarola usurpa e stiamo ancora a guardare? Oh belli, ritirate i soldi, anzi strappiamoli, buttiamoli nel Po e nello Stige! Ci pensate se tutti buttassimo il denaro che cosa succederebbe all'indomani? E' tempo di svago, è tempo di musica, ma è tempo di baratto, di gioia e la monotonia che ci vogliono imporre coi dazi e coi debiti si sconfigge sottraendosi al sistema. Tornare alla Terra, alle Acque, alla Natura, non significa semplicemente Agricoltura, bensì mandare nei campi chi finora ha rubato, danneggiato, oltraggiato, quindi, bisogna abolire il sistema economico vigente come hanno fatto quatti quatti gli Islandesi... C'è un puma che s'aggira in occidente e un fachiro che crepa in oriente e quelli di pelle nera sono ancora disprezzati e i gialli devono smettere di moltiplicare le merci e la plastica; la puzza umana ci accomuna e il sangue ci affratella, che noia se manca la rivolta, se si fiaccano l'intelligenza e l'allegria, se il terremoto prende il sopravvento. Non dite che vi occorre denaro! Per dio, occorre una rivolta, un gesto di rivolgimento, una parola santa come: BASTA!!

Pace rivoltosa: smettere di spendere, ritirare i risparmi, coltivarsi l'orto ovunque, essere garbati anche coi fetenti, ma solidi nei propositi, fraternizzare con chiunque, scovare i malfattori e metterli a lavorare. E' solo un rap della piccola dj, ma chissà... Ora ci vuole un aspro odor di vino, un tortino, i fruttini di Vignola e se cadono i campanili, pazienza, pur di tener dietro al giusto proposito di non farsi sfruttare. Che altro dire? Io non ho paura. I can be a cat, a dog, an ape, but I'm sure, I'm a good type of human race!! Stay tuned on the Pee Dee radiooo!