RECENSIONI
AA.VV.
E il cagnolino rise- omaggio a John Fante
Tespi, le grandi antologie , Pag.240 Euro 12,00E se l'italo-americano, il dago, ha accompagnato così tante generazioni è, soprattutto, perché in lui risiede l'amore per la letteratura: nei suoi libri si parla di scrittori, di arte come rivalsa sociale; e di libri che non esistono, ma sarebbero potuti esistere, come questo racconto che venti autori hanno fatto loro con lo stesso gioco, con la stessa rivalsa che colora le loro storie di autobiografismo, trasformandoli, dal primo all'ultimo, in personaggi: eroi e antieroi che si affaccendano per vivere ed essere riconosciuti come scrittori.
Scrittori amici, come ben racconta Liguori, che condividono esperienze e bevono insieme, come successe a Burroughs, Corso, Kerouac e tutti i beat. Eppure, in questo infinito gioco di scatole cinesi, nei continui rimandi ai racconti successivi e agli altri autori, alle vicissitudini dei loro alter-ego, come nel bel racconto di Ghelli, che urlano e reclamano una loro dignità; in queste pagine più che l'America di metà secolo scorso ritroviamo le strade polverose di città del Messico, i percorsi dei realvisceralisti di Bolaño, e i loro sogni, appunto viscerali; e, se questo cagnolino non esiste, non si vede proprio, e perché è corso avanti per fare strada a questi autori, assurgendosi (o immolandosi) a simbolo della letteratura stessa, divenendo un motivo da rincorrere che fa coincidere la parola scritta con l'azione, la poesia con la bellezza e la vita.
Ogni momento vale la pena di essere vissuto, ma vale ancora più se questo può essere narrato. E così, nel racconto di Zabaglio, una serata tra amici può trasformarsi, per colpa delle voglie di un cane, in un rocambolesco incubo e diventare un ottimo motivo per stilare un ragionato catalogo sulla razza canina e umana. O, nel racconto di Lupi, un funerale si tramuta nella migliore occasione per ribadire che si è come si è, e il resto poco conta. Poi c'è questo fatto di fare l'antologia, che diventa il comune denominatore, un racconto commissionato come succedeva negli anni Trenta in America, come succedeva a John Fante/Arturo Bandini pagato all'epoca la considerevole cifra di 150 dollari. Hai letto bene, editore? Sgancia un po' di grana, dice ancora il buon Liguori al giovane amico editore Pedro Adelante aka Nicola Pesce, e sempre i due a contendersi la paternità dell'idea dell'antologia; e l'editore, poi, a difendere strenuamente i suoi uomini, i suoi autori.
In questa antologia c'è movimento. Meglio, s'intravede un nuovo movimento. Molti di questi amici del resto già animano il gruppo degli "scrittori precari" (a cui si è aggiunto ultimamente l'orco Alex Pietrogiacomi), e loro come gli altri, i più noti e quelli meno, continueranno a far parlare di loro, per lo stesso sprezzo, con la stessa rivalsa dell'autore che li ha riuniti nel volume.
Insomma, in queste pagine c'è amore per la letteratura, amicizia tra gli autori e un pervasivo ebbro struggimento, che sembra essere già malinconia per il futuro, per quello che un giorno saranno.
Ma, a non voler fare mancare nulla, c'è anche il passato, e la voglia di ridere come nel racconto di Morgante, nel quale Mimì e Cocò sono disturbati nelle loro effusioni amorose (dallo zillonarsi a vicenda il manfrino) dalla voce della storia, da quella maschia e celebrativa del ventennio, dalla "migliore" e struggente che accompagna Togliatti o la compassata voce della DC. Povera Italia, povera storia, poveri Mimì e Cocò... Fortuna che arriva Papy Banana (assentandosi da un consiglio di stato) che si unisce a loro e ci porta tutti a mignotte.
E il cagnolino lì, a ridere di gusto.
di Massimiliano Di Mino
Dello stesso autore
Everything I have is blue
Suspect thoughts press, 249 USD 16,95Ci sono posti, diceva lo Scalise, dove i gay sono rimasti froci - snobbati dagli omobòni, dai pederasti di Corte, dagli urninghi della haute. Essì! Nell'ansia di mostrare che i bucaioli sono hônnetes proprio come mamma, papà e il questore, e che agognano e meritano una vita di cieli azzurri e praterie e pace duratura...
Penna 6 volte
Edizioni Era Nuova, Pag.107 Euro 10,00"Ogni formalismo assoluto altro non è che un contenutismo mascherato", scriveva Umberto Eco, maestro di color che sanno (e anche di "strega comanda color"). Difatti, uno Scrittore Maiuscolo, gran lodatore della Letteratura Maiuscola, quella che "non ha fini e non ha fine, se non illuminare per tutti e per tantissimo tempo il buio in cui versano i molti, anche quanti si credano mondati dalle tenebre, scandagliate, in questione" (e m'hai detto un pròspero!), in un suo intervento che ricordo ma non ho conservato (per insufficienza di prove mi tocca quindi celare il nome del Coso), così delira: "Sandro Penna è molto sceso nella mia considerazione da quando ho saputo che andava coi ragazzini dandogli cinquecento lire" (...)
Posse
Manifestolibri, Pag.199 Euro 16,00"Avanti, cosa mi offre in alternativa a"desemplicizzato"?"
"Complicato".
"Beh, ma così son buoni tutti"
da In nome del popolo italiano
E' una rivista, e ne discuto il numero di novembre 2006. Sì: un periodico qual è il Nostro, ancorché internettàro, ha i suoi tempi e le sue interne vicende, che determinano il succedersi delle recensioni. Quest' ultime, oltretutto, dovrebbero render modo al Lettore del coacervo forma-contenuto d'un testo.
Sette colli in nero
Alacràn, Pag.351 Euro 18,80Felisatti e Pittorru. Autori d'una serie tv trasmessa nei primi Settanta, dal titolo, se male non ricordo, Qui squadra mobile. Tra i non dimenticati interpreti, Luigi Vannucchi e Orazio Orlando.
No: non voglio innalzare alti lài -né ubaldilài - alla televisione di una volta, che ha, forse, l'unico merito che possano vantare anche le democrazie reali: il resto è peggio. Vorrò invece far partecipe il/la Lettore/trice d'un mio piccolo ricordo d'infanzia.
Il Funzionario e altri racconti del Trofeo Rill e dintorni.
Mondi Incantati, Pag. 192 Euro 9,50Ci sono appuntamenti che col tempo non faticano a trasformarsi in tradizioni. Il Trofeo Rill (Riflessi di Luce Lunare) è uno di questi appuntamenti. Il Rill è un concorso di narrativa altra — "immaginario mutante" ci piacerebbe descriverla —, cioè di quella narrativa che ha scelto una via non mainstream: fantascienza, fantasy, fantastico... Uno dei tanti si potrebbe dire, se non fosse che a nostro avviso il Rill è veramente uno dei migliori concorsi che ci sono in giro e questo per tanti motivi.
Davanti allo specchio
RiLL – Riflessi di Luce Lunare, Pag. 208 Euro 10,00Puntuale ormai, come tutti gli anni, il collettivo che si riunisce intorno al Premio RiLL, dà alle stampe una bella antologia nella quale potrete trovare “tanta roba”. Il titolo della raccolta 2017 è Davanti allo specchio.
Fanta-Scienza
Delos Digital, Pag. 271 Euro 17,00Veramente buona l’idea di Marco Passarello. Intervistare fior fiore di scienziati impegnati sul fronte delle nuove tecnologie e proporre le interviste ad altrettanti scrittori di fantascienza, in modo che ne traessero le conseguenze in forma di racconti. E se è buona l’idea, il prodotto finito è eccellente. Interviste e racconti sono giustapposti: a ogni intervista segue il relativo racconto.
Assalto al sole
Delos Digital, Pag. 304 Euro 17,00Sottotitolo: La prima antologia solarpunk di autori italiani. Attenzione a questo sottotitolo e all’anno di pubblicazione, il 2020, perché lo ricorderemo come un evento epocale.
FantaTrieste
Kipple Officina Libraria, Pag. 152 Euro 15,00Degli scrittori triestini ho sempre ammirato l’eleganza, il linguaggio preciso, lo stile limpido e chiaro. Quasi che il modo di scrivere facesse parte della loro intima natura. E gli autori, tutti triestini, presenti in questa raccolta curata da Roberto Furlani, non si smentiscono. Raccontano bene, intrattengono con garbo e intelligenza, e sanno come tenere il lettore col fiato sospeso.
Oggetti smarriti e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni
Mondi Incantati, Pag. 176 Euro 10,00L’antologia, che come al solito prende il titolo del racconto primo classificato Oggetti smarriti, è da sempre densa di sollecitazioni e di sfaccettature che vanno a coprire tutti gli aspetti del fantastico. Il vincitore di quest’anno — per l’appunto “Oggetti smarriti”, scritto da Valentino Pioppi — è un racconto bellissimo.
I vicini di casa
Watson Edizioni, Pag. 148 Euro 13,00Sottotitolo: Nuovi orrori metropolitani Il tema si presta ad accendere la fantasie e a illuminarla di tinte fosche. Il vicino di casa, chiunque sia, è il soggetto ideale per elaborare storie intrecciate sul filo dell’inquietudine. Proprio perché si tratta di una figura che viene percepita attraverso indizi piuttosto che per informazioni certe.
Le case che abbiamo perso
Acheron Books, pag. 168 euro 10In attesa di conoscere (in autunno) i vincitori del Premio Rill 2024, abbiamo letto l’antologia realizzata l’anno scorso al termine della ventinovesima edizione del concorso...
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