CINEMA E MUSICA
Pina D'Aria
Rave forever: 'The Expand Your Mind' di Roberto Milanesi e Mike Anderson.
Cantori, rimatori e i poeti, da sempre, hanno sentito il bisogno di essere accompagnati dalla musica, non solo note scritte sul pentagramma, ma suoni della natura, della città, sound mescolati a voci e sospiri, rumori, arpeggi e accordi amalgamati con lo stridio di una sega circolare, il ronfare di un animale, la voce del mare e delle galassie e onomatopeici richiami per comporre, "performare" e così aderire ad un contesto dell'anima e dell'esistenza. All'esigenza di esprimersi si può rispondere creando versi, ci si può proporre, o si possono esplorare nuove vie, con un mezzo compensativo qual è il computer, soprattutto per chi non ha fatto il conservatorio, o non vuole usare gli strumenti musicali della tradizione. A maggio del 2010 Roberto Milanesi, conosciuto come dj El Brujo, va ad Ibiza a festeggiare la nascita della JAMBALAY Records, un'etichetta indipendente che ha scelto di vivere nella Rete, per la distribuzione e tra la gente, per il divertimento e la convivialità. In breve, El Brujo, che poteva starsene tranquillo a Bologna a fare l'avvocato o il tatuatore, viene sommerso da mille richieste di aiuto. Aveva semplicemente mandato in internet la technohouse che s'era inventato e che già aveva portato in giro nei party. Non era nuovo, inoltre, a forme di contaminazione e collaborazione. Succede dunque, che molti si rivolgono a Rob Milanesi perché abitano in posti sperduti, quindi, faccio per dire, dalla Siberia alle lande desolate degli on the road, che possiedono solo le possibilità del Wi-Fi, è tutto un rincorrersi e connettersi che alla fine conduce ad una label, come afferma lo stesso fondatore: - ... che impedisse la frustrazione di rivolgersi ai padreterni della discografia ... - Ecco in che maniera sorge dalla mente di Rob la JAMBALAY Record, ove il primo termine sta per pietanza mista, piatto tipico della Louisiana, una specie di paella ovvero, un bel meltin'pot nel campo della techno, che sposa l'elemento etnico della diversità. Rob, personaggio mite, allegro e ricettivo, né impresario, né businessman è un appassionato di atmosfere dance e d'ascolto, magiche e ambient; armato di consolle si mette a disposizione di quanti hanno voglia di condividere i suoi gusti. Siamo nell'area dell'house e tra le cose belle, vado ad annoverare la sorprendente presenza di Mike Anderson, poeta jamaico-londinese che ha preso dimora vicino a Matera e ha imbastito i testi per Expand Your Mind, esempio di cultura eclettica nel voler armonizzare il bisogno di parola, con l'immaginazione elettro/psichedelica di Rob. Il brano "Flying High" è morbido, molto deep e difficile per chi non è avvezzo a queste forme avvolgenti; "I love Africa" è più tribale, sembra che la comunità tardi a costituirsi e però il suono è felice, invitante benchè estremo; "House is the music" è un omaggio al self makin' ed è un pezzaccio hard che va bene in radio alle 4 del pomeriggio quando i teenager col labbro bucato chiamano e vogliono le novità; "We rockin' you " è evidentemente ironico: lo definirei break&beat e per concludere, "Himhard", brano riconoscibile anche dai meno colti del genere, per le sue snervanti valenze hiphop. Sembra che qui si debba chiudere il cerchio, invece, Rob&Mike con Children are the future, che vedrà la luce in questi giorni in Olanda per TerralogicaRecordings, hanno scritto quattro pezzi dub che ingaggiano al loro interno, una gara con lo stile leftfield – nuovo triphop®gae - Poi, non contenti, i due si tuffano in un'antologia del dj Auerbach – PantanoBreak – col brano "The experience of Rob&Mike" in cui la sensualità house inneggia alla dolcezza, alla fisicità più intima e complice. Ancora a settembre, per Jambalay. è pronta l'uscita di Dune, ispirato a D. Lynch, con elementi orientaleggianti, medievali, vittoriani come nella tradizione di certi comics, ma qui siamo nel campo di una modalità musicale non convenzionale e con narrazioni claustrofobiche, o all'improvviso spiazzanti e ipnotiche. Le tematiche? Grossi vermi sentono le vibrazioni sotterranee e da esse sono attratti mentre il Pianeta assomiglia al cervello umano che partorisce un'immane desertificazione e ciò accade a colpi di electrohouse-trails. Dopo mesi di lavoro, settembre sforna i tanti esordi della Jambalay che troverete rigorosamente in rete, su Beatport e i-Tune, oppure, direttamente su FB chiedendo l'amicizia a Roberto Milanesi, El Brujo...
Roberto Milanesi e Mike Anderson
The expand your mind
Jambalay Record - 2012
Children are the future
TerraLogica Recordings Holland - 2012
Pantano Break di dj Auerbach
"The experience of Mike&Rob"
Montefeltro edizioni - 2012
Rob Milanesi
Dune
Jambalay Record - 2012
Roberto Milanesi e Mike Anderson
The expand your mind
Jambalay Record - 2012
Children are the future
TerraLogica Recordings Holland - 2012
Pantano Break di dj Auerbach
"The experience of Mike&Rob"
Montefeltro edizioni - 2012
Rob Milanesi
Dune
Jambalay Record - 2012
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