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Il Paradiso degli Orchi
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RECENSIONI

Stephen King

Billy Summers

Sperling & Kupfer, Luca Briasco, Pag. 546 Euro 21.90
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Noi portiamo grande rispetto a King. E’ autore di grandi libri (tralasciamo che si indichino i generi) e non abbiamo nessun problema ad indicarlo come uno dei più grandi scrittori americani degli ultimi tempi. Però…
Una volta un critico musicale italiano, popolare, (Riccardo Bertoncelli, tanto per avere un’idea) usò un termine allora consueto per indicare un gruppo strafamoso dell’epoca: Dire Straits. Il termine era, socialdemocratico.
A quei tempi la parola, per quanto seducente, non aveva avuto un così grosso impatto tra i giovani, spostati sempre più a sinistra. Per questo il giudizio del critico non sembrò per nulla adeguato. Stop.
Stephen King, ora, è uno scrittore socialdemocratico. Che per un americano, visti i tempi, è più che decoroso, ma per degli esperti di situazioni oltre le righe, come noi, il termine ci sembra come il giudizio di Bertoncelli: poco adeguato.
E’ la storia di un killer che nell’attesa di commettere un nuovo delitto, decide di scrivere un libro che alla fine diventa un autobiografia.
Tra l’inizio della storia e la fine accadono fatti che anche il miglior scrittore italiano di puttanate sarebbe propenso almeno a cambiare qualche virgola. Macchè. Stephen King insiste nella sua visione socialdemocratica (daje) della vita e dei rapporti umani. Compresi i delitti.
I maligni dicono che lo scrittore non produca più e che i libri siano scritti da lacchè che tentano inutilmente di copiare il suo stile. I benemeriti dicono invece che King è King nonostante alcune piccole debacle.
Ok. Io, pur non essendo socialdemocratico e benemerito, sostengo che lo scrittore è lui, che le storie le scriva lui ma che per un principio, ormai evidente, di demenza senile, non riesca più a produrre risultati più che soddisfacenti.
Che dire? Non comprerò più un libro di King a meno che non mi dicano che quello che ha scritto è opera di qualcuno che voglia imitare il suo vecchio stile.
Ci credete?



di Alfredo Ronci


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Insipido


Dello stesso autore

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Stephen King

Cell

Sperling&Kupfer Editori, pag. 502 Euro 18,00

Quando leggo King penso a Hitchcock. Non crediate: non li accomuno per il loro "sentir" oscuro o per la materia che hanno trattato, ma per la celebre intervista che Truffaut fece al regista de Gli Uccelli.

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Stephen King

Blaze

Sperling&Kupfer/Repubblica-L'Espresso, Pag.362 Euro 12.90

Ve lo immaginate il "maestro" del Maine a rovistare in vecchi bauli, relegati in cantine polverose, alla ricerca di preziosi dattiloscritti ritenuti erroneamente brutti e poco interessanti?
Io no. Tra l'altro, mi chiedo, dov'è l'utilità? Mancanza di ispirazione? Se diamo retta ai romanzi che sforna con una regolarità svizzera, sembrerebbe proprio il contrario (discorso diverso se poi andiamo a valutare singolarmente le opere. Cell, per esempio, il suo ultimo "contemporaneo" era talmente brutto da far rizzare i peli sulle braccia... sempre per chi ce l'ha).

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Stephen King

Duma Key

Sperling&Kupfer, Pag. 743 Euro 19,90

E' facile parlar male di King, soprattutto dopo le ultime cose. Cell era veramente insopportabile e talmente banale da far rizzare i capelli sulla testa (una volta lo scrittore del Maine li faceva rizzare per altri motivi). Il recupero di Blaster aveva il sapore di un ripescaggio insensato con l'unico intento di ingolfare già la consistente produzione letteraria del nostro.
Non è un caso che si consigliava, con tutta onestà, la pensione, perché il gruzzoletto messo da parte da King consente una vecchiaia senza problemi nonostante la terribile incognita di un mondo senza petrolio.

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Stephen King

The Dome

Sperling & Kupfer, Pag. 1036 Euro 22,00

Il miglior King da anni a questa parte: dimentichiamo Cell, buttiamo alle ortiche Duma Bay, rigettiamo totalmente quella sorta di ridicolo ripescaggio che è stato Blaze e, se proprio avete tempo perché 1036 pagine sono davvero un evento monstre, dedichiamoci a The Dome. Che ripesca le atmosfere de Le creature del buio e de L'ombra dello scorpione.
E che qualcuno, con poca fantasia diciamocelo, potrebbe definire un romanzo fantascientifico, se non addirittura del filone catastrofico.

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Stephen King

Notte buia, niente stelle

Sperling&Kupfer, Pag. 419 Euro 20,90

Scrive l'uomo del Main in un'inusuale post-fazione: Non ho nulla contro la prosa «alta», che di solito descrive persone straordinarie in circostanze ordinarie, ma sia come lettore sia come scrittore, mi interessano molto di più le persone ordinarie in circostanze straordinarie. Nei miei lettori voglio provocare una reazione emotiva, quasi viscerale. Il mio scopo non è farli pensare mentre leggono.
Da togliergli immediatamente il saluto, noi che abbiamo tutt'ora una stima incondizionata per King.

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Stephen King

Doctor Sleep

Sperling & Kupfer, Pag. 517 Pag. 517 Euro 19,90

‘Il mio primo romanzo con la Scribner è stato Mucchio d’ossa, nel 1998. Angosciato di accontentare il mio nuovo editore mi imbarcai in una serie d’incontri nelle librerie. Durante una sessione di autografi, un tizio mi chiese:”Ehi, sai che cosa sia successo al bambino di Shining?”. Una domanda che mi ero fatto spesso… insieme con un’altra: che cosa sarebbe successo al tormentato padre di Danny

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Stephen King

Mr Mercedes

Sperling & Kupfer, Pag. 470 Euro 19,90

Di nuovo lui. Non è passato nemmeno un anno dal suo orribile scartoffio Doctor Sleep che, forse spinto dal suo psicoterapeuta, ha tentato la carta del thriller all’ultimo sangue (anche se di sangue non è che ce ne sia molto) e ha ingrandito il numero dei suoi personaggi eroici e quasi intoccabili. Risultato?

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